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Come mantenere pulita l'acqua della SPA?

Avere una SPA idromassaggio in casa permette di godere di una piccola oasi domestica di relax e benessere. A volte però può accadere che, a causa di una manutenzione non corretta, si verifichi un deterioramento delle condizioni igieniche e chimico-fisiche dell’acqua, cosa che può rendere poco piacevole immergersi nella vasca.

Il principale accorgimento per gestire al meglio la propria SPA domestica è quello di affidarsi all’utilizzo di una serie di prodotti specifici, ciascuno dei quali mirato a una funzione differente, come per esempio:

  • Regolazione del pH della SPA
  • Disinfezione della SPA
  • Chiarificazione della SPA
  • Analisi dell’acqua della SPA

Il metodo migliore è quello di impostare una routine di controllo e manutenzione suddivisa in una serie di step. Ecco i principali quattro:

  1. Riequilibrio dei valori idrici – Ogni volta che la vasca viene riempita con nuova acqua, è importante portarne in equilibrio i parametri di durezza complessiva, alcalinità e pH. Si tratta di valori che variano anche di molto a seconda della zona del Ticino e della falda acquifera di riferimento.

La durezza complessiva indica la quantità di calcio e di magnesio contenuti nell’acqua. Il valore della durezza dell’acqua di una SPA non deve superare i 200 mg/l altrimenti si formano depositi di calcare sulle superfici ruvide. Per regolare la durezza troppo alta è sufficiente aggiungere un apposito prodotto anticalcare per SPA.

Anche l’alcalinità della SPA (valore TA) va tenuta sotto controllo, perché se è troppo alta o troppo bassa il livello di pH della SPA diventa difficile da regolare, con conseguenti danni alla vasca e irritazione di pelle e occhi di chi vi si immerge. È possibile correggere l’alcalinità sia in un senso sia nell’altro con appositi prodotti stabilizzanti.

Il pH, infine, è l’elemento chiave per una disinfezione efficace. Il valore ideale del pH in una SPA oscilla tra 7,0 e 7,6. Se è troppo basso si riduce l’effetto disinfettante, i metalli iniziano a corrodersi e pelle e occhi si irritano. Se è troppo alto si formano precipitazioni calcaree nell’acqua, con conseguente formazione prematura di sporco nel filtro. Il pH andrebbe misurato ogni settimana: per farlo esistono appositi kit di reagenti, mentre per regolarlo si possono versare nella vasca appositi granulati.

  1. Disinfezione dell’acqua – Mantenere l’acqua in cui ci si immerge perfettamente disinfettata è fondamentale, soprattutto nel caso di una SPA, in quanto le temperature elevate favoriscono la formazione di batteri. Ecco perché è utile provvedere a una doppia routine di disinfezione:

a- Prima di ogni utilizzo, disperdendo nella vasca 10 g di granulato di ossigeno attivo per ogni metro cubo d’acqua (o, in alternativa, granulato di cloro). Con un prodotto a base di ossigeno, del tutto inodore, l’acqua risulta particolarmente delicata sulla pelle e sui capelli. Il valore ideale di ossigeno in una SPA è compreso tra 5-8 mg/l.


b- Con periodicità settimanale, utilizzando un attivatore di ossigeno attivo (20 ml per metro cubo d’acqua). Se invece si utilizza il trattamento al cloro, occorre disperdere in acqua un prodotto in grado di eliminare le clorammine, responsabili dell’irritazione cutanea (e del tipico odore di cloro).

  1. Filtraggio periodico dell’acqua – Mantenere regolarmente in funzione il filtraggio della SPA domestica consente non solo di rimuovere le impurità ma anche di distribuire in modo uniforme i diversi prodotti per la cura dell’acqua che vi sono stati disciolti.

Ecco perché il filtro svolge un ruolo particolarmente importante nella manutenzione della SPA domestica: se dovesse otturarsi il risultato sarebbe una cattiva qualità dell’acqua, con conseguente necessità di un surplus di sostanze disinfettanti.

Oltre a pulire manualmente la cartuccia del filtro almeno ogni settimana, è senz’altro utile aggiungere un prodotto chiarificante che, attraverso la flocculazione, permette di aggregare i piccoli depositi in sospensione, aumentandone il volume e permettendo al filtro di catturarli.

  1. Sostituzione periodica dell’acqua – La vasca di una SPA domestica deve essere svuotata e di nuovo riempita a intervalli regolari. Questo perché, anche se si prendono tutte le migliori precauzioni possibili per la disinfezione, con il passare dei giorni l’acqua si arricchisce di minerali e sostanze chimiche che è bene eliminare.


Ogni quanto si cambia l’acqua della SPA?

Per capire con facilità dopo quanto tempo l’acqua della vasca di una SPA domestica deve essere cambiata esiste una formula matematica:

Numero dei litri d’acqua ÷ numero medio giornaliero delle persone immerse ÷ 12 = numero dei giorni prima del successivo cambio d’acqua

Se per esempio una vasca SPA contiene 1500 litri d’acqua e in media viene utilizzata da 3 persone al giorno avremo: 1500 ÷ 3 ÷ 12= 41,66 giorni.

Viste tutte queste regole, apparentemente la manutenzione di una SPA domestica può apparire complessa ma, in realtà, una volta acquisita dimestichezza con i processi, diventa molto semplice e intuitiva.

Alcuni interventi vanno eseguiti infatti solo in caso di necessità e altri a intervalli di tempo molto dilatati. Le due cure più frequenti riguardano il controllo del valore del pH e la disinfezione dell’acqua della SPA, entrambe azioni che si possono eseguire in modo molto rapido.

Hai installato una SPA domestica o intendi farlo e ti servono maggiori informazioni sulla sua manutenzione? Ti aiutiamo noi! Contattaci o passa a trovarci in negozio a Losone: dall’8 aprile 2023 ci trovi anche al sabato mattina, dalle 9.00 alle 12.30!
Autore: Acquasub.ch - pubblicato Giovedì 23.02.2023




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