Trascurare la pulizia può infatti portare a conseguenze spiacevoli per la propria vasca: con il tempo l’acqua diventa torbida, sul fondale si depositano sabbia e detriti che diventano terreno fertile per batteri e funghi, il rivestimento interno si rovina e può persino danneggiare l’impianto di filtrazione.
In linea di massima la routine delle operazioni di pulitura (che andrebbero eseguite dopo ogni uso della piscina e, comunque, almeno una volta ogni due o tre giorni), prevede cinque fasi, ovvero:
- Pulizia della superficie
- Spazzolatura
- Aspirazione
- Pulizia dei bordi e degli skimmer
- Riciclo dell’acqua
Ecco come procedere per ciascuna fase e quali strumenti occorrono:
1 - Pulizia della superficie della piscina
Per prima cosa è necessario rimuovere dalla superficie dell’acqua qualsiasi forma di deposito galleggiante, come insetti morti, fili d’erba, foglie e così via.
Si può svolgere questa operazione stando comodamente a bordo vasca e passando nella piscina un retino munito di asta telescopica. L’ideale è usare un apposito retino per piscine, non a cestino ma a spatola piatta, che permette di essere ripulito rapidamente dopo ogni passata semplicemente scrollandolo.
La pulizia della superficie richiede solitamente circa 20 minuti per una piscina di medie dimensioni.
2 – Spazzolatura della piscina
Questa operazione permette di rimuovere le eventuali concrezioni di sporcizia e pellicole di alghe lungo le pareti e il fondale della vasca.
Si effettua tramite un’apposita spazzola innestata su un’asta telescopica che può essere manovrata dal bordo vasca. Il tipo di spazzola da usare dipende dal materiale di cui è composto il rivestimento della piscina:
- rivestimento in cemento – spazzola a setole rigide
- rivestimento in piastrelle o vetroresina – spazzola a setole medie
- rivestimento in liner o PVC – spazzola a setole morbide
L’ideale è effettuare la spazzolatura della piscina una volta a settimana, prima di procedere all’aspirazione, in modo che le particelle e i detriti staccatisi dalle superfici possano essere prontamente rimossi dall’acqua.
3 – Aspirazione della piscina
Uno dei passaggi fondamentali della pulizia della piscina è l’aspirazione, operazione che permette di rimuovere qualsiasi tipo di deposito che si trova in profondità o sul fondale della vasca.
Prima di iniziare l’aspirazione è importante selezionare la corretta impostazione dell’impianto:
- filtrazione – per effettuare un’aspirazione ordinaria
- scarico – per effettuare una pulizia straordinaria in caso di eccezionale accumulo di sporcizia.
L’aspirazione può svolgersi in tre modi:
- manuale, utilizzando un aspirafango per piscina
- manuale, utilizzando un pulitore idraulico per piscina
- automatico, utilizzando un robot aspiratore per piscina
Quest’ultima modalità offre una maggiore comodità in quanto i modelli di ultima generazione di robot aspiratori per piscina, come quelli della linea Dolphin, possono essere programmati in modo personalizzato.
In particolare i modelli della serie S (s100, s200 e s300) sono molto semplici da usare grazie alla loro leggerezza. Il loro dispositivo intuitivo presenta una serie di funzioni che li rende ancor più performanti, quali:
- Modalità eco – Consente di impostare cicli separati, risparmiando su consumi e costi
- Rilevamento vocale – Consente una più semplice rimozione del robot dalla piscina
- Selezione modalità di pulizia – Permette di personalizzare il programma a seconda delle esigenze
- Selezione della granularità di filtrazione – Offre opzioni di filtro intercambiabili che consentono di raccogliere detriti e particelle di qualsiasi dimensione
- Spazzolatura attiva – Esercita una frizione intensa su pareti e fondale per una pulizia ottimale
Il modello Dolphin Liberty, inoltre, è dotato di connessione magnetica per la ricarica a induzione, particolarmente comoda in quanto elimina l’ingombro del cavo.
Aspirazione della piscina: ogni quanto farla?
In linea generale, sarebbe bene effettuare l’aspirazione della piscina ogni due o tre giorni, nonché ogni volta che la si utilizza, dopo che si è terminato il bagno.
Una frequenza maggiore è necessaria se si utilizza un robot aspiratore, per evitare che l’accumulo di troppi detriti possa intasare la macchina.
Se l’aspirazione viene effettuata manualmente, è bene procedere lentamente, così da non correre il rischio di sollevare semplicemente lo sporco invece di rimuoverlo.
4 – Pulizia dei bordi della piscina e pulizia degli skimmer
Il bordo vasca può essere pulito anche indipendentemente dal resto della piscina, se necessario. Occorre però fare attenzione che la sporcizia rimossa o l’eventuale detergente utilizzato non ricadano dentro l’acqua.
Dopo aver rimosso foglie, erba tagliata ed eventuali detriti leggeri di grosse dimensioni con una scopa a setole morbide o con un soffiatore ad aria, si può lavare il perimetro della vasca con uno sgrassatore detergente apposito per piscine.
Utilizzando una spazzola a setole morbide si friziona la superficie partendo dalla parte più vicina all’acqua e procedendo verso l’esterno. Infine si risciacqua con un getto d’acqua a bassa pressione, rivolgendolo come sempre verso l’esterno rispetto alla piscina.
Per quanto riguarda in modo specifico la linea di galleggiamento, che, nelle piscine non a sfioro, tende a scurirsi per il riverbero del sole, sono disponibili delle speciali gomme che si possono passare manualmente sulla parte annerita per ripulirla senza rischio di danneggiare le superfici.
Infine, è importante ricordarsi di pulire gli skimmer, operazione semplicissima (basta aprirli ed estrarre il cestello in cui sono raccolti i detriti) ma basilare per consentire una corretta filtrazione e un riciclo ottimale dell’acqua. Per questo motivo, è bene controllare lo stato dei cestelli con una certa frequenza.
5 – Controlavaggio dell’acqua della piscina
Ultimate le operazioni di pulizia, si può azionare il sistema di filtraggio della piscina per effettuare il controlavaggio dell’acqua.
Questo consente di rimuovere le ultime particelle rimaste in sospensione e di eliminare microorganismi e batteri grazie all’azione disinfettante del cloro e di eventuali prodotti filtranti tecnologicamente avanzati, come l’AFM o il flocculante APF.
Attraverso il controlavaggio, inoltre, l’acqua rimarrà bilanciata nei suoi valori di pH e cloro, risultando più sana per i bagnanti.
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